giovedì 11 marzo 2010


MADAME BUTTERFLY
ORCHESTRA:
3 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti
4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, trombone basso
timpani, tamburo, triangolo, piatti, tam-tam, grancassa, campanelli a tastiera, tam-tam giapponesi, arpa,
archi
EPOCA DI COMPOSIZIONE:
1903
E' DIVISA IN 3 ATTI
TRAMA
Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti, per spirito d'avventura
si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con
una geisha quindicenne di nome Cio-cio-san,
acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in
patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di
un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua
a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell'amato.
Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata
regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino,
della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria
ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte
all'evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all'uomo amato,
è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore;
mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si uccide con un coltello donatole
dal padre.
Quando Pinkerton, sconvolto dal rimorso, entrerà nella casa di Butterfly per chiedere il suo perdono,
sarà troppo tardi: lei sarà già morta per non soffrire più.

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